Arte con Vista.
Un Hotel particolare l’Upper House di Hong Kong: di costruzione recente (2009), collocato nel cuore pulsante di Pacific Place, è stato concepito come un luogo dove “ritirarsi”, attraverso un viaggio verticale, dalla confusione e dallo stress della grande metropoli asiatica.
Usando le parole dello stesso progettista, l’architetto Andre Fu: “disegnato con l’intento di creare un piccolo hotel di lusso che ricordi una residenza privata, evocando volutamente un senso di tranquillità attraverso il design e l’atmosfera”.
Le iniziali intenzioni ben si percepiscono una volta entrati nell’Upper House: lussuoso si, ma misurato, elegante, di classe. Il design, la cura dei materiali e dei particolari, le numerose opere d’arte contemporanea, sia negli spazi comuni che nelle singole stanze, nulla è lasciato al caso per raggiungere lo scopo voluto. Persino il profumo, si il profumo che avvolge la “casa”, è stato appositamente realizzato per fornire al visitatore la voluta sensazione di tranquillità in un luogo accogliente ed esclusivo.
Gli spazi sono ampi e dalle linee pulite, le vetrate grandi e luminose, le vista sempre piacevole, sia quando è rivolta verso i grattacieli della baia di Hong Kong, che verso altre direzioni. Le “stanze” sono 117 tra “Studios” e “Suites”, alle quali si affiancano due “Penthouses” ma, definirle semplicemente stanze è riduttivo, dato che le più piccole sono già appartamenti da 70 mq, fino alle Penthouses che misurano 180 mq. Inutile sottolineare che sono eleganti, accoglienti e futuristiche nelle loro dotazioni.
Non mancano naturalmente, un “giardino segreto” al livello 6, lo Sky Lounge al 49, sale fitness, bar ed il ristorante Gray Cafè De Luxe, con la splendida vista verso Victoria Harbour e condotto dallo Chef stellato Gray Kunz, che propone raffinati piatti di moderna cucina europea ma influenzati dalle sue numerose esperienze in varie parti del mondo.
Decisamente un Hotel che risponde alle richieste della clientela più raffinata ed esigente.
Texts © iBestmag – Images © The Upper House – Hong Kong/Michael Weber