Di fronte alla Porta di Brandeburgo, Pariser Platz ed Unter den Linden.
Nei luoghi iconici della capitale tedesca, sorge un lussuoso ed esclusivo albergo. Quando Lorenz Adlon, all’inizio del ‘900 decise di costruire l’Hotel che prese il suo nome aveva le idee molto chiare: il suo avrebbe dovuto essere il miglior hotel al mondo! Investì quindi l’enorme cifra di 20 milioni di Marchi d’oro e nel 1907 l’Adlon fu inaugurato. Costruito non solo all’insegna del lusso, ma anche dotato di tutte le possibili “meraviglie” tecnologiche dell’epoca: luce elettrica (fornita da un apposito generatore dedicato), acqua corrente calda e fredda, impianto di condizionamento e riscaldamento.
Naturalmente, i pregi architettonici, di arredamento e tecnologici ne accrebbero ben presto la fama a livello internazionale e divenne meta di importanti personaggi politici, del mondo dello spettacolo e della cultura. Vi soggiornarono Greta Garbo, Charlie Chaplin, Tomas Mann, Albert Einstein, Enrico Caruso, Ted e Franklin D. Roosvelt, oltre all’Imperatore, il Kaiser Guglielmo II, che può essere definito un suo “padrino” per quanto alto fu il suo apprezzamento.
Come l’Araba Fenice
Purtroppo, gli eventi storici che seguirono portarono alla distruzione dell’Adlon al termine della seconda guerra mondiale, e la susseguente divisione di Berlino non permise di ricostruirlo prima della caduta del “muro”.
Finalmente, acquisito dal Fondo Fond e gestito dal gruppo Kempinski, dopo un investimento di circa 250 milioni di Euro, nel 1997 l’Hotel è stato ricostruito nello stile classico del suo predecessore, e si è subito imposto come standard dell’ospitalità di lusso in Europa.
Oltre 300 camere e 78 suites (di cui una quarantina direttamente accessibili dall’esterno per gli ospiti di lunga durata), tra cui ben tre “presidenziali” e curate in esclusiva dal maggiordomo Dirk Ricardo Dürner. L’arredamento ed il design sono stati affidati ad Ezra Attia Associates (Londra) and AB Living Designs (Svezia), ottenendo un raffinatissimo mix di eleganza in stile con il passato e perfezione tecnologica a disposizione degli ospiti.
Tre ristoranti, tra cui uno con due stelle Michelin (Lorenz Adlon Esszimmer), condotto dallo Chef Hendrik Otto, il bar della lobby, un servizio inappuntabile e decorazioni floreali in ogni dove (opera del costante impegno del fiorista interno Mario Wendel), unite alla disponibilità della Adlon Spa by Resense, non possono che promettere soggiorni dal lusso…. imperiale.
Hotel Adlon Kempinski Berlino – Website
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