Barolo, Barbaresco, Roero e altri volti del Nebbiolo in Piemonte è il nome dell'evento di Go Wine tenutosi il 15 ottobre scorso all'Hotel Savoy di Roma.
Come sempre, quella di Go Wine, si è dimostrata una proposta prelibata per i palati degli appassionati del buon bere. La scelta di un vitigno, il Nebbiolo, che personalmente consideriamo il principe dei vitigni italiani, permette di confrontarsi con alcune delle migliori espressioni enologiche del nostro paese, con una varietà d'interpretazioni veramente notevole.
L'influenza del terroir marca fortemente ogni diversa produzione ed è sufficiente un'esposizione lievemente diversa (all'interno delle stesse vigne) per fornire risultati differenti al palato. Ogni produttore infatti, pur eventualmente localizzato in ambiti territoriali ristretti, propone spesso diversi cru che si diversificano solo per pochi metri di distanza dei vitigni. Bastano cento metri di altitudine in più o in meno, o cento di diversa esposizione, per cambiare le carte in tavola ed ottenere un vino “diverso” dal precedente. Ferme restando, ovviamente, le modalità di vinificazione ed invecchiamento.
Questa volta, abbiamo notato (specie per il Barolo) la presenza di molte annate relativamene “giovani” e di una impostazione piuttosto “moderna” della vinificazione, che concorre ad un gusto non propriamente di nostro gradimento. Non tanto nella maturazione dei tannini, quanto in una certa, diffusa, “asprezza” che non amiamo in questa tipologia di vini. Opinione naturalmente, del tutto personale. Ciò non toglie, che anche in questa occasione ci siano stati diversi esempi che abbiamo molto apprezzato.
A chiudere l'evento, ancora una volta la presenza dell'Antica Distilleria Sibona ci ha permesso di apprezzare alcune delle sue numerose ed ottime grappe.
Un plauso va (anche stavolta) all'organizzazione, che è riuscita a dar luogo ad un simile evento nonostante le ben note (e sempre ingravescenti) difficoltà attuali.
Come sempre, quando la proposta è così abbondante, abbiamo dovuto fare delle selezioni prima di assaggiare. Abbiamo quindi chiesto ai produttori di poter assaggiare un cru di Barolo ed un Barbaresco che ritenessero significativo. Ove non disponibili, abbiamo puntato su un Nebbiolo o un Roero. In Enoteca invece, siamo andati più casualmente, non essendo presenti i produttori. Purtroppo, per non confonderci troppo le idee, questa volta abbiamo trascurato del tutto bollicine e bianchi, ma capiterà una nuova occasione e… cercheremo di riparare.
I NOSTRI ASSAGGI
BEL COLLE
Simposio – Barolo DOCG 2016 ♦♦♦ ½
Pajore – Barbaresco DOCG 2017 4 ♦♦♦♦
BOASSO FRANCO
Gabutti – Barolo DOCG 2015 ♦♦♦ ½
BRIC CASTELVEJ
Vigna Mompissano – Barbera d'Alba Superiore DOC ♦♦♦ ½
Panera Alta Riserva – Roero DOCG 2016 ♦♦♦♦ ½
DOSIO VIGNETI
Serradenari – Barolo DOCG 2016 ♦♦♦ ½
Nassone – Dolcetto d'Alba Superiore DOC 2018 ♦♦♦ ½
NADA GIUSEPPE
Marcarini – Barbaresco DOCG 2015 ♦♦♦♦
Casot – Barbaresco Riserva DOCG 2015 ♦♦♦♦
PODERI MORETTI
Barolo DOCG 2015 ♦♦♦♦
Ginis – Roero Riserva DOCG 2015 ♦♦♦ ½
PRODUTTORI NEBBIOLO DI CAREMA
Sarmassa – Carema Riserva DOC 2016 ♦♦♦ ½
FRANCESCO RINALDI & FIGLI
Barolo DOCG 2016 ♦♦♦ ½
FRANCONE
I Patriarchi – Barbaresco DOCG 2017 ♦♦♦ ½
FRATELLI GRASSO
Vallegrande – Barbaresco DOCG 2015 ♦♦♦ ½
ROGGERO
Albugnano Superiore DOCG 2017 ♦♦♦♦
TENUTA SAN MAURO
Barbaresco DOCG 2015 ♦♦♦ ½
Legenda:
♦♦♦ Buono
♦♦♦ ½ Molto Buono
♦♦♦♦ Ottimo
♦♦♦♦ ½ Quasi Perfetto
♦♦♦♦♦ Eccezionale
N.B. Il numero di assaggi presso i diversi produttori è esclusivamente legato al caso ed alle varianti del momento. Per questo motivo a volte degustiamo diversi vini da un produttore e magari, solo uno da altri. Naturalmente, non possiamo assaggiarli tutti e quindi anche la scelta di quali produttori testare è dovuta esclusivamente al caso oppure alla nostra volontà di valutare determinati vitigni o località specifiche.
ATTENZIONE!
Raccomandiamo di bere alcolici sempre con moderazione e soprattutto, di non mettervi alla guida dopo aver bevuto.
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