I migliori vini rosè italiani nell'evento organizzato da Cucina & Vini.
È andata in scena, nella splendida cornice di Palazzo Brancaccio a Roma, l'ottava edizione di BereRosa, la manifestazione organizzata dalla rivista Cucina & Vini per diffondere e valorizzare la produzione di vini rosè italiani.
In Italia, si assiste da anni ad un calo (in termini quantitativi generali) della produzione di questi vini, nonostante la sempre crescente richiesta del pubblico, specie nei periodi estivi. Questo fenomeno è legato ad un deciso cambiamento da parte dei produttori che, per rispondere alle cresciute esigenze del mercato, si sono orientati verso un più elevato livello qualitativo rispetto al passato.
Nascono così sempre nuovi e più raffinati vini, da vitigni “classici” per questo genere, ma anche da uve che solitamente non venivano usate per la vinificazione in rosa.
A questo proposito, noi ci siamo già occupati di questi argomenti nel nostro Speciale Vini Rosè Italiani dell'anno scorso e siamo stati ben lieti di poter partecipare ad una manifestazione della portata di BereRosa: circa settanta cantine presenti, con centinaia di etichette in degustazione.
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La parte del leone, a livello numerico, l'hanno fatta naturalmente le tre regioni da sempre leader nella produzione dei rosè, ovvero la Puglia, l'Abruzzo ed il Veneto, ma anche le altre, sia pur presenti con un numero minore di aziende, hanno proposto prodotti molto interessanti.
A corredo della manifestazione vinicola, gli stand di food, ideale complemento degli assaggi, hanno contribuito al successo dell'evento. Nonostante la giornata molto calda di luglio, è stato infatti un piacere degustare un buon rosè, accompagnato da qualche prelibatezza, seduti all'ombra dei grandi alberi che ornano il bellissimo giardino di Palazzo Brancaccio.
La nostra Top Five
Premettendo che il livello qualitativo generale era molto elevato, noi ci limiteremo a segnalare solo le etichette che ci hanno trasmesso qualche “emozione” gustativa in più, lasciando alle sole immagini il compito di suggerire altri vini degni di attenzione.
Tra i rosè “fermi” abbiamo trovato particolarmente interessanti i seguenti:
Librandi: Cirò rosato DOC
Marisa Cuomo: Costa d'Amalfi rosato DOC (Piedirosso 50% – Aglianico 50%)
Zeni: Rosato veronese IGT Marogne (Corvina 70% – Rondinella 30%)
Tra le “bollicine” spiccavano invece i seguenti due:
Vin.Co: Abruzzo Spumante Rosè metodo Charmat
Il Borro: Bolle di Borro – Rosè metodo classico (Sangiovese 100% – 60 mesi sui lieviti).
CUCINA & VINI – BEREROSA 2019 ROMA
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