Un'Ampia offerta di Vini Naturali in Degustazione a Officine Farneto.
Una viticoltura rispettosa dell'ambiente e della salute, ma sempre di alta qualità, non può che essere la benvenuta. I vini prodotti dai vignaioli aderenti all'associazione Vinnatur ne sono un chiaro esempio. E ne abbiamo avuto prova durante il recente evento svoltosi a Roma, che proponeva più di 90 aziende all'attenzione degli appassionati del buon bere.
Per far parte di questa associazione, i produttori devono aderire ad un rigido disciplinare che si pone ad esempio l'obiettivo di eliminare (oppure, in alcuni ristretti casi, limitare al massimo) l'uso di concimi e pesticidi chimici in vigna e di lieviti commerciali ed altri additivi durante la vinificazione. Inoltre, devono sottoporsi a regolari controlli atti a verificare la completa aderenza ai principi imposti dal disciplinare stesso.
Potete scaricare QUI il Pdf con il disciplinare completo.
Un notevole afflusso di pubblico ha confermato l'interesse per queste tematiche e sicuramente reso soddisfazione ai produttori che hanno scelto la strada, più difficile e faticosa, ma sicuramente più gratificante ed eticamente corretta, della vinificazione naturale.
Per avere un'idea di massima del livello qualitativo, e se questo fosse quindi degno di comparire in un Magazine dedicato esclusivamente all'Eccellenza, abbiamo voluto effettuare assaggi casuali, a campione, che fossero magari espressioni simboliche di diverse regioni di provenienza.
Dobbiamo dire che, almeno a nostro parere, il test è stato ampiamente superato ed abbiamo incontrato numerosi vini veramente ottimi, che sicuramente possono competere in gradimento con quelli “non” naturali. In realtà se non l'avessimo saputo, nulla ci avrebbe fatto pensare che fossero frutto di una filosofia diversa da quella normalmente in uso.
A corollario della manifestazione, si sono svolti numerosi seminari per approfondire alcuni temi della vinificazione naturale.
Le Nostre Segnalazioni
Come sempre, quando segnaliamo i vini che abbiamo testato, non abbiamo alcuna pretesa di essere esaustivi, specie quando i produttori presenti (e di conseguenza le etichette) sono molto numerosi. Ci piace comunque informare i nostri lettori su ciò che, a nostro gusto, è valso la pena di assaggiare.
Inizieremo con alcuni ottimi vini francesi, tra cui segnaliamo subito una nostra “vecchia conoscenza”, lo Champagne Tarlant, la cui cantina ad Oeuilly abbiamo avuto il piacere di visitare alcuni anni addietro. Un altro ottimo Champagne, distribuito da Arké è quello di Christophe Lefèvre.
Interessanti anche i vini del Domaine de Courbissac, nel Languedoc, tra cui abbiamo particolarmente apprezzato L'Orange (Marsanne 70%, Muscat 15%, Grenache Gris 15%). Sempre nel Languedoc, ottimo l'Audace (Cinsault 100%) di Mas Zenitude. Ci sono piaciute molto anche le diverse varianti di Sauternes proposte da Chateaux Pascaud Villefranche di Barsac, non lontano da Bordeaux.
Venendo all'Italia, segnaleremo il Vespaiò (Vespaiola 60%, 40% Tai) prodotto da Il Moralizzatore nel vicentino.
Cambiando regione, ci trasferiamo nel Lazio, ad Olevano Romano, per segnalare le diverse declinazioni di Cesanese proposte da Riccardi Reale, con particolare menzione per il Collepazzo Riserva 2015.
Torniamo al nord, in Piemonte, dove troviamo Valli Unite: qui abbiamo gustato un ottimo bianco, il Derthona (Timorasso) ma anche il Marmote (Croatina) ed il Vighèt (Barbera).
In Toscana invece ci piace segnalare i vini di Casa Raia, una piccola azienda di Montalcino, ed in particolare il Brunello 2012. Mentre in Umbria, quelli della Fongoli, tra cui il Fracanton (Montefalco Sagrantino).
Scendendo più a sud, troviamo i vini campani de Il Cancelliere, tra cui spicca il Nero Né -Taurasi (Aglianico DOCG 100%) ed infine, dal Molise, ritroviamo un'altra ditta conosciuta, di cui abbiamo già parlato QUI, e precisamente Vinica, con le sue diverse varianti di Tintilia del Molise, tra cui l'ultimo nato Beat.
In conclusione, lo ripetiamo, le aziende presenti erano molto numerose ed ovviamente, non abbiamo avuto la possibilità di valutarle tutte, ma visto il livello di quelle testate (casualmente) non abbiamo dubbi che anch'esse abbiano proposto vini altrettanto eccellenti e soprattutto…. Naturali!
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