La VII edizione di Nebbiolo nel Cuore, organizzata da Riserva Grande, ha portato a Roma 46 produttori del principe dei vitigni italiani.
Barolo, Barbaresco, Roero… diversi modi di dire, appunto, Nebbiolo. Un vitigno tanto conosciuto quanto amato in tutto il mondo e, come ben sanno i nostri lettori, anche da noi che in simili occasioni, ci sentiamo un po' come Zio Paperone quando si trovava nel suo deposito di monete d'oro. E come non sentirsi felici quando si hanno a disposizione centinaia di etichette di grandi produttori dei nostri vini preferiti?
Erano presenti infatti, rappresentanti di tutte le (poche) zone di produzione: dall'Alto Piemonte alle Langhe, dal Monferrato alla Valtellina. A testimonianza dello strettissimo legame di questo vitigno con il territorio che lo identifica e che in esso, a sua volta si identifica.
E così, come sempre in modo assolutamente random, ci siamo dedicati agli assaggi, chiedendo ai singoli produttori di presentarci un solo vino tra quelli disponibili, che in qualche modo potesse rappresentare la loro realtà produttiva.
Ne abbiamo quindi assaggiati quasi una ventina e mai come in questo caso, abbiamo potuto constatare quanto il livello fosse elevato. Tanto da aver deciso di non utilizzare le nostre abituali valutazioni… Le differenze qualitative infatti erano talmente sottili da essere percepibili solo dagli specialisti (quali noi non siamo) ma non certo dai semplici appassionati.
Ognuno certo, poteva gradire più una determinata “sfumatura” di un singolo vino invece di un altro… ma emettere un giudizio/classifica di valore ci sarebbe sembrato quasi un torto ad ognuna di quelle splendide bottiglie
Ci limiteremo quindi ad elencare i vini da noi degustati, assicurando ai nostri lettori che, in ogni caso possono andare sul sicuro, qualora volessero assaggiarli o acquistarli.
La Psigula: Bramaterra 2016
Aurelio Settimo – La Morra: Barolo Rocche dell'Annunziata Riserva 2012
Belcolle – Verduno: Barbaresco Pajorè 2017
Viberti Giovanni – Barolo: Barolo Buon Padre 2016
Bricco Maiolica – Diano d'Alba: Nebbiolo Cumot 2016
Bruna Grimaldi – Grinzane Cavour: Barolo Bricco Ambrogio 2016
Cascina Carrà – Monforte d'Alba: Nebbiolo Superiore Tita 2015
Monchiero F.lli – Castiglione Falletto: Barolo Rocche 2015
Palladino – Serralunga d'Alba: Barolo Riserva San Bernardo 2013
Virna Borgogno – Barolo: Barolo Cannubi 2015
Vite Colte – Barolo: Barolo Paesi Tuoi 2015
460 Casina Bric – Serralunga d'Alba: Barolo 2014
Grasso F.lli – Treiso: Barbaresco Vallegrande 2015
Cascina Lanzarotti – Monteu Roero: Roero Carlinöt Riserva 2015
Balghera – Chiuro: Sforzato di Valtellina 2001
La Perla di Marco Triacca – Tresenda: Valtellina Superiore Riserva Elisa 2013
Marsetti Alberto – Sondrio: Valtellina Superiore Grumello 2015
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Oltre alle degustazioni ai banchi, durante la due giorni del 18/19 Gennaio scorsi, i numerosi visitatori hanno potuto anche partecipare a diversi seminari, verticali e talk dedicati a specifiche etichette, luoghi ed argomenti legati al Nebbiolo. Non è mancata neanche la possibilità di acquistare dolci tipici piemontesi… naturalmente al cioccolato. Tanto per rendere ancora più… indimenticabile la manifestazione.
ATTENZIONE!
Raccomandiamo di bere alcolici sempre con moderazione e soprattutto, di non mettervi alla guida dopo averlo fatto.
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